GIARDINI ITALIANI

CASERTA E LE CAMELIE

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ITINERARIO
Giorno 1

Partenza dalla stazione ferroviaria di Napoli o l’aeroporto con bus e arrivo a Caserta.
Trasferimento a Puccianiello, alla Chiesa del Santissimo Nome di Maria per la Festa delle Camelie.
Rientro a Caserta e sistemazione in hotel****.
Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 2

Prima colazione in hotel.
Giornata dedicata alla visita della Reggia di Caserta.
La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, è una dimora storica appartenuta alla famiglia reale della dinastia Borbone di Napoli, proclamata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
E’ circondata da un vasto parco nel quale si individuano due settori: il giardino all’italiana ed il giardino all’inglese.
Il Palazzo reale di Caserta fu voluto da Carlo III di Borbone, il quale, colpito dalla bellezza del paesaggio casertano e desideroso di dare una degna sede di rappresentanza al governo della capitale Napoli ed al suo reame, volle che venisse costruita una reggia tale da poter reggere il confronto con quella di Versailles. Si diede inizialmente per scontato che sarebbe stata costruita a Napoli, ma Carlo di Borbone, cosciente della considerevole vulnerabilità della capitale ad eventuali attacchi (specie da mare), pensò di costruirla verso l’entroterra, nell’area casertana: un luogo più sicuro e tuttavia non troppo distante da Napoli. Il sovrano si rivolse all’architetto Luigi Vanvitelli al quale chiese che il progetto comprendesse, oltre al palazzo, il parco e la sistemazione dell’area urbana circostante, con l’approvvigionamento da un nuovo acquedotto (Acquedotto Carolino) che attraversasse l’annesso complesso di San Leucio. La nuova reggia doveva essere simbolo del nuovo stato borbonico e manifestare potenza e grandiosità, ma anche essere efficiente e razionale.
Vanvitelli giunse a Caserta nel 1751 e iniziò subito la progettazione del palazzo commissionatogli, con l’obbligo di farne uno dei più belli d’Europa. Il 22 novembre di quell’anno l’architetto sottopose al re di Napoli il progetto definitivo per l’approvazione.
Pranzo libero.
Al termine della visita rientro in hotel.

Trasferimento a Napoli per assistere a uno spettacolo presso il Teatro San Carlo e a seguire cena in selezionato ristorante.
Rientro a Caserta per il pernottamento.

Giorno 3

Prima colazione in hotel.
Visita della Residenza del Principe Bovino.
Il Palazzo del Duca e della Duchessa Guevara di Bovino, oggi meglio conosciuto come Villa Porfidia (dal nome degli attuali Proprietari), è sintesi di varie stratificazioni in cui l’epoca meglio rappresentata è il Settecento. Fu voluto dalla famiglia Guevara. Un reale decreto di Ferdinando IV di Borbone del 3 settembre 1781, concede una certa quantità di acqua a titolo gratuito per l’irrigazione del giardino della Duchessa Anna Maria Suardo Guevara, utilizzando una deviazione dell’acquedotto carolino, progettato da Luigi Vanvitelli nel 1752 per alimentare le cascate della Reggia di Caserta. Il bellissimo giardino, esteso su 1,5 ettari, è in parte disegnato con viali a siepi ed alberi sagomati secondo il modello del giardino all’italiana e in parte è un antico bosco di lecci già destinato alla caccia e poi trasformato nel “700 in romantica passeggiata pittoresca. Tutto l’impianto risente, con le dovute proporzioni, dell’influenza del complesso borbonico di Caserta. Anna Maria Suardo Guevara, Duchessa di Bovino, apparteneva ad una delle grandi dinastie borboniche. Era stata in gioventù una donna molto bella che aveva, si dice, fatto perdere la testa anche a Casanova. Appassionata giardiniera, si mise subito al lavoro trasformando il vecchio casale seicentesco in un grazioso castello con tanto di torre merlata e creando le basi per un giardino. La sua passione e la sua disponibilità a sperimentare nuove forme di essenze rare fecero colpo sui reggenti che, con Reale Decreto del 1781, donarono alla loro amica un acquedotto personale che dalla cascata della Reggia portava acqua fino al suo giardino. L’elegante parco venne trasformato in un raffinato giardino in cui geometrie classiche si mescolavano a rarità botaniche in gran voga all’epoca (come le acacie e gli alberi di canfora) e a un gusto tutto nuovo, importato dall’Inghilterra, per un naturalismo prorompente. Oltre alla Duchessa di Bovino il giardino porta i segni di un’altra esuberante presenza femminile: Emma Hamilton, spregiudicata avventuriera inglese famosa per i la sua bellezza e i suoi amanti. Amica della regina, convinse Maria Carolina a lanciarsi nella creazione di un giardino moderno a Caserta, dal vasto repertorio botanico e libero dai consueti formalismi rinascimentali e barocchi.
Seconda colazione libera.
Al termine partenza per Napoli e fine dei nostri servizi.