GIARDINI ITALIANI

CONDIZIONI

LA QUOTA COMPRENDE

  • 3 notti presso Hotel con un trattamento di Pernottamento e Prima Colazione;
  • Tutte le Cene;
  • Pranzo presso il centro Moutan;
  • Pranzo presso il Castello Orsini;
  • Aperitivo presso il Palazzo Del Drago a Bolsena;
  • Servizio di Guida parlante Italiano per tutta la durata del tour;
  • Bus a disposizione per l’intero tour;
  • Ingressi e le Visite Guidate ai Giardini e ai Monumenti menzionati nel tour;
  • Assistenza Promotuscia;
  • Assicurazione medico-bagaglio

LA QUOTA NON COMPRENDE

  • Volo aereo;
  • Bevande ai pasti;
  • Facchinaggio in hotel;
  • Tassa di soggiorno in Hotel;
  • Extra, mance e tutto quanto non espressamente menzionato nella voce “La quota comprende”;

HOTEL

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ITINERARIO

PALAZZI E GIARDINI IN TUSCIA

Un affascinante viaggio alla scoperta di giardini e palazzi storici di questa splendida terra.

Giorno 1

Partenza da Roma Termini o dall’aeroporto di Fiumicino con bus private alla volta di Bolsena.
Arrivo in tarda mattinata e incontro con la guida.
Visita al giardino delle Salvie. Questo delizioso angolo botanico, si affaccia sul Lago di Bolsena ed è personalmente seguito dai proprietari. Le piante selvatiche e le tante varietà di salvia con i loro intensi aromi si trovano in perfetta armonia con il paesaggio lacustre.
La tappa successiva è a Lubriano dove si visiterà il Palazzo Monaldeschi della Cervara che prende il nome dalla prestigiosa famiglia nobile orvietana che trasformò quello che era un convento in un piccolo castello di campagna (XI secolo). Lo stile barocco tutt’ora visibile gli fu conferito da Paolo Antonio Monaldeschi che decise di rinnovare il palazzo sullo stile delle ville romane patrizie dell’epoca. La famiglia Misasi, attuale proprietaria del castello, permette non solo la visita degli interni del palazzo ma da ai visitatori la possibilità di provare un’esperienza gastronomica di riguardo. Un’antica arte culinaria infatti, si è tramandata di generazione in generazione in questa famiglia che è possibile scoprire con i lauti pranzi organizzati dai proprietari per gli ospiti.
Nel pomeriggio trasferimento a Bolsena.
Visita al Palazzo del Principe del Drago a Bolsena, un elegante dimora rinascimentale davvero suggestiva. All’interno si trova un notevole ciclo di affreschi del manierismo anteriore alla scuola dei Zuccari.
Caratteristico è anche il giardino terrazzato da cui si gode una splendida vista del lago di Bolsena e in cui verrà servito un aperitivo rilassante.
Più tardi rientro in Hotel per la cena e il pernottamento.

Giorno 2

Prima colazione in Hotel.
Visita guidata del Centro Botanico Moutan.
Il nome Moutan trae origine dal termine usato in Cina per indicare la peonia arborea ed è stato scelto per questo Centro nato nel 1993 da un profondo desiderio: conoscere tutte le varietà e le specie di peonie arboree cinesi esistenti, ricercarle nelle più remote regioni asiatiche e importarle in Europa per riunirle in un unico luogo, curarne il mantenimento e promuoverne la diffusione, la conoscenza e la protezione ovunque.
Il Centro Botanico Moutan sorge nello splendido contesto della campagna dell’alto Lazio e riunisce, in un’area di circa 15 ettari, la più vasta collezione al mondo di peonie arboree ed erbacee cinesi, che raccoglie circa 600 tra specie botaniche, varietà e ibridi naturali conosciuti. Incontro con Emanuele Bortolotti, visionario architetto di giardini e di paesaggi. Nel suo libro “Il giardino inaspettato” lancia una sfida alla città sul tema della valorizzazione degli spazi verdi. Per l’autore esiste un enorme potenziale di piccoli spazi e aree private, al di là delle grandi strategie di sviluppo del verde urbano, su cui è possibile lavorare in tempi brevi e tramutare in angoli verdi, in grado di cambiare l’immagine e la fruibilità della città.
Bortolotti, nato a Milano nel 1955, è tra i fondatori nel 1986 dello studio AG&P (Architettura dei Giardini e del Paesaggio), del quale è oggi titolare insieme all’architetto Paolo Villa.

Lunch offerto nell’esclusivo contesto del Centro Botanico.
Nel pomeriggio trasferimento a La Vigna di proprietà della famiglia D’Amico nel suggestivo contesto dei Calanchi.
La Vigna è un articolato e rigoglioso giardino in contrasto con il nudo paesaggio dei Calanchi in cui è immerso. Protagonisti assoluti sono gli innumerevoli arbusti e le rose dalle fioriture eleganti e profumate, copiosamente distribuite nel giardino, tra i cespugli topiati, e persino nel vigneto: una pianta in testa ad ogni filare, secondo un’antica e saggia tradizione contadina.
A conclusione della visita vi sarà una degustazione dell’ottimo vino prodotto dalla famiglia D’Amico, nelle sontuose cantine.
Creata dal grande architetto Luca Brasini, è scavata sotto le vigne ed i giardini sospesi, mantenendo, così, la temperatura ideale di 16°. L’idea nasce da una cantina di origine Etrusca, già esistente nella proprietà e che oggi conserva la stessa funzione. La cantina operativa è divisa in due parti, la più antica, in Tufo, pietra locale, con degli archi immensi, dove il vino riposa in botti di legno di rovere al suono della musica classica e la più nuova, dove il vino viene imbottigliato ed etichettato, circondata da grandi colonne che fanno da biblioteca.
Cena prevista a La Zaffera antico locale nel centro storico di Viterbo. Il Ristorante La Zaffera si trova in un monastero del XV secolo, nel quartiere medievale di San Pellegrino.
Rientro in hotel e pernottamento.

Giorno 3

Prima colazione in Hotel.                                                                                                                                               Partenza per Bagnoregio nel cuore della Valle dei Calanchi e visita  dell’Hortus Unicorni a Vetriolo in compagnia dell’eclettico proprietario, splendido giardino botanico affacciato anche questo sulla suggestiva valle di Calanchi, popolato da Magnolie, Lilium, Paeonie, Iris, siepi di Bosso e cespugli di Ceanothus, piante locali ed essenze provenienti da differenti Paesi.
Tempo a disposizione per il pranzo.
Di seguito trasferimento a Civitella d’Agliano per visitare il favoloso giardino di Paul Wiedmer “La Serpara”.
Questo giardino scultoreo fa parte di un parco la cui origine risale all’impero romano. Nel giardio si possono trovare esempi di arte che testimoniano il forte desiderio di rappresentazione dello stile barocco. Le nuove interpretazioni dell’arte classica del giardino si sono sviluppate sotto varie forme e qui alla Serpara hanno dei forti riferimenti di carattere storico. Il parco è stato creato per i visitatori ed è concepito in modo che possa essere scoperto gradualmente. Non vi è un confine netto tra l’area dedicata al visitatore e lo spazio privato del proprietario e anche i confini tra l’arte rappresentata e la natura rigogliosa del parco appaiono labili. I visitatori vengono accompagnati dall’artista stesso in questo percorso di opere in continua evoluzione e che viene arricchito ogni anno da artisti contemporanei amici del proprietario.
Al termine della visita, rientro in Hotel, cena e pernottamento.

Giorno 4

Prima colazione in Hotel.
Partenza per Vasanello per visitare il Castello Orsini Misciattelli.
La costruzione del castello di Vasanello iniziò nel 1278 da Orso Orsini, il quale possedeva anche le vicine Palazzolo e Colle Casale. Altre prestigiose famiglie nobile fecero la storia di questo castello come i Rovere e i Colonna. Questi ultimi ne furono i proprietari fino all’inizio del XVIII secolo con il titolo di Duchi di Vasanello. Con il susseguirsi dei matrimoni di interesse, il castello passò ai Barberini e nel 1787 Urbano, un membro di questa famiglia lo ereditò assieme al principato di Carbognano. Il castello fu posseduto dai Barberini Colonna di Sciarra fino alla fine del diciannovesimo secolo quando fu donato alla Banca d’Italia che lo vendette nel 1907 a Monsignor Luigi Misciattelli, che avviò immediatamente i lavori di ristrutturazione del vecchio edificio. Seconda colazione offerta nel castello.

Di seguito partenza per Vignanello per visitare il Castello Ruspoli.
Il territorio di Vignanello e il suo castello, fu per secoli motivo di contesa tra le famiglie Vico, Aldobrandini, Orsini, Borgia e Naldini. Dopo il 1530, il feudo passò ai Marescotti e Sforza divenne il primo conte di Vignanello. Il conte iniziò la costruzione del castello fino al 1538, l’anno della sua morte. Il figlio di Ortensia Vicino Sforza continuò il lavoro del padre e dopo il suo matrimonio con Vittoria Ruspoli diede origine a una nuova famiglia sotto il nome di Marescotti Ruspoli. A causa di questo Vignanello durante i secoli venne governata dai membri di questa famiglia fino al 1816, quando lasciarono il feudo mantenendo il possesso di numerose proprietà fino ai giorni nostri, tra le quali per l’appunto il Castello di Vignanello.
Al termine della visita, trasferimento a Roma Termini o all’aeroporto di Fiumicino e fine dei servizi.